Lo smokey eye o total black è un trucco monocromatico che si può realizzare con diversi prodotti e metodi. Si possono utilizzare le matite, gli ombretti in polvere e in crema, abbinati o usati singolarmente.
Preferisco usare la matita nera o marrone, fissata e intensificata con un ombretto (nero o marrone).
Vi consiglio di usare due differenti pennelli in modo che la cera della matita non rovini la polvere dell’ombretto creando una volta applicato sulla palpebra un’effetto “macchiato“.
Dagli anni novanta, molto in voga nelle sfilate di moda, è diventato uno stile di make up molto richiesto. E’ sicuramente il trucco che sposta l’attenzione sugli occhi e sullo sguardo.
Ricorda molto lo stile degli anni venti poco allungato ma molto più sceso e arrotondato, dove l’occhio languido era sinonimo di bellezza.
Per realizzarlo bisogna truccare sia la palpebra mobile superiore e inferiore che la rima palpebrale (superiore e inferiore).
Deve essere sfumato verso il basso per quanto riguarda la palpebra inferiore mentre non deve superare la piega palpebrale (sfumato o definito) per quella superiore, visto che non è previsto un punto luce.
Nella versione “Halo eye make up” è previsto un punto luce al centro della palpebra mobile realizzato con un ombretto molto perlato o un pigmento.
Se non siete molto abili a gestire la polvere dell’ombretto, vi consiglio di truccare prima gli occhi della stesura della base, così evitate che la polvere scura cadendo “sporchi” il fondotinta o il correttore (fallout).
Può essere realizzato in altri colori a patto che la tonalità scelta sia scura (verde, prugna, viola) diversamente perderebbe la definizione di smokey eye.
E’ un make up ideale per gli shooting fotografici, anche in versione “bolder” (più audace), e nella versione più leggera con una sfumatura delicata per il trucco sposa.
“E il nero prende forma” – Di tua bontà, Levante 2017