Quando parliamo di make up, il nostro pensiero va immediatamente verso il colore.
In effetti, se parliamo di rossetto pensiamo subito al rosso (considerando il fatto che il rossetto nasce colore rosso e proprio il suo nome “rouge” non significa altro che rosso) ed al rosa.
Se invece parliamo di ombretti, i colori che vengono fuori sono il verde ed il celeste (sicuramente perchè le nostre nonnine hanno sempre truccato le loro palpebre con questi colori).
Oggi anche i nomi dei colori si sono evoluti: ad esempio, l’argento è diventato acciaio oppure il bordeaux è diventato borgogna, ma resta di fatto che la matrice è sempre la stessa. In pratica cambia il nome è non la sostanza.
E questo cambio è avvenuto proprio nel momento in cui, avendo oramai quasi inventato e progettato tutto, dal fondotinta che è primer, ma anche cipria e si applica da solo; al rossetto che dura 48.000 mila ore a prova di 24.000 mila baci ( Little Tony torna ) e che diventa blush e lo potete anche grattugiare sulla vostra cacio e pepe perchè al sapore di tartufo, la cosmesi aveva bisogno di introdurre un nuovo linguaggio per le nuove generazioni.
Ma torniamo al colore, l’essenza del prodotto cosmetico, la sua vera anima (i pigmenti), che in maniera tecnica viene spiegato con la teoria dei colori.
Sapete quali sono i colori primari ??? Sì che lo sapete … il rosso, il giallo e il blu.
E sapete quali colori generano altri colori (secondari) se li misceliamo tra loro?
Il rosso e il giallo = arancione
Il giallo e il blu = verde
Il blu e il verde = viola
Bene così abbiamo tutti i colori o quasi e siamo pronti per questa primavera – estate, una stagione colorata che vuole per il mondo del make up il colore come assoluto protagonista della nostra bellezza.
Colori forti e accessi presi direttamente dalla Pop Art, la corrente artistica che rivolge la propria attenzione agli oggetti, ai miti e ai linguaggi della società dei consumi, dove “pop” deve essere inteso non come arte del popolo o per il popolo, ma come arte di massa, cioè prodotta in serie.
Contrasti, dicotomie e armonie di colori che invaderanno le palpebre, poco importa se sfumati, bloccati (la tecnica del color blocking) e se abbinati con un certo criterio (tipo colori caldi con colori caldi), ma assolutamente disordinati e contrastanti.
Scegliete quelli che più vi piacciono, abbinandoli con i vostri colori naturali (capelli, incarnato, colore dell’iride), ma se volete potete andare anche oltre questi “noiosi ” abbinamenti e usare quelli che vi stimolano qualcosa: ricordate che, oltre alla spiegazione meccanica dei colori, i colori hanno un’anima, sono vivi, ci trasmettono emozioni e le trasmettono a chi li guarda. Così il vostro make up, se ci pensate, potrebbe divenire, oltre che un ottimo alleato per essere belle, anche una terapia per le vostre giornate no, per conquistare qualcuno, per aiutare la vostra amica/o migliore.
Un arcobaleno che contaminerà il make up che, negli ultimi anni è stato caratterizzato da naturalezza, toni naturali e smoky eye ( bastaaaaaaaaa anche con lo smoking e lo smuki)
Siete pronte a sentirvi belle e colorate come la Marilyn di Andy Warhol ?